Gioiello artistico italiano dell’ultimo cinquecento, Villa Aldobrandini si impone sulla piazza di Frascati e domina la vicina Roma.
Al suo interno i famosi affreschi del Cavalier d’Arpino (il maestro di Caravaggio).
Immersa in uno splendido giardino all’italiana, è resa unica dal grandioso ninfeo di 2500 mq con stupende fontane e terrazze su più livelli.
La Villa ha una capienza interna fino a 300 persone ed esterna sino a 2000 che la rendono ideale per organizzare grandi eventi all’aperto, manifestazioni pubbliche, cene di gala e cerimonie con un grande numero di invitati. Vi è la possibilità di montare tensostrutture per poter cenare al coperto con ogni condizione atmosferica, godendo della splendida vista del ninfeo e delle fontane.
Villa Aldobrandini si distende su una serie di terrazze alte e regolari, su una delle quali in particolare sorge il palazzo. La facciata principale dell’edificio è scandita verticalmente da lesene e si conclude nella parte centrale con una sopraelevazione racchiusa da un enorme timpano spezzato.
All’interno della Villa è presente una terrazza, mentre l’interno presenta un seminterrato riservato alle cantine, oltre che agli alloggi dei gentiluomini di servizio. È presente poi un vestibolo con una cappella laterale che precede il grande salone che occupa la parte centrale del piano. Ai lati del salone troviamo invece le stanze. Infine, il piano superiore ospitava le stanze destinate al personale al servizio di Pietro Aldobrandini, e all’ultimo piano erano situate le stanze riservate agli ospiti.
Dimora storica
10
300
2000
Tutto l’anno
Tutto ebbe inizio quando Monsignor Alessandro Rufini costruì una villetta dove, nell’antichità, sorgeva la villa degli Ottavi.
Nel 1559 la proprietà passò alla famiglia Vacca e l’anno seguente al medico Pier Antonio Contugi, che la chiamò Belvedere data la sua posizione panoramica. Intorno al 1587 la villa tornò in possesso di Leonardo Tornaisser, ma fu solo nel 1598 che la villa divenne di proprietà del cardinale Pietro Aldobrandini, il quale la ricevette in dono dallo zio Clemente VIII.
La villa restò in possesso degli Aldobrandini fino al 1681, anno in cui passò ai Pamphili, in seguito alla morte di Olimpia Aldobrandini, moglie di Camillo Pamphili. Nel 1760 la famiglia Pamphili si estinse, e nel 1769 i Borghese divennero i nuovi proprietari della villa.
Nel 1601, Pietro Aldobrandini decise di contattare Giacomo della Porta per dare inizio ai lavori di ampliamento dell’edificio. Giacomo della Porta propose la costruzione di un nuovo palazzo, che andò a sostituire totalmente il precedente.
Nel 1603, in seguito al soggiorno di Clemente VIII, iniziarono i lavori nel giardino per la canalizzazione delle acque.
VILLA ALDOBRANDINI
Via Cardinal Massaia, 18
00044 Frascati (Roma)